COMUNITÀ ENERGETICHE IN CONDOMINIO

Le Comunità Energetiche sono ormai sulla bocca di tutti: dai tecnici, ai giornalisti, passando per i politici per i quali spesso è diventato lo slogan del momento.

Ma che cosa sono queste Comunità Energetiche? E in che maniera possono riguardare chi abita in Condominio?

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (o “CER”) nascono per permettere, a chi non ha sufficiente spazio -o risorse- per installare un proprio impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico su tutti), di “condividerlo” con chi invece ne ha. E allo stesso tempo, per permettere a chi ha spazio in abbondanza (ad esempio tetti di grandi edifici come magazzini, strutture sportive, ecc.) e magari anche risorse finanziarie per realizzare un impianto di taglia medio/grande, di valorizzare al meglio l’energia prodotta da tale/i impianto/i.

Chi può partecipare ad una Comunità Energetica?

La Comunità Energetica può essere costituita da soggetti diversi: privati cittadini, imprese, amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato,… Condizione necessaria è essere intestatari di una utenza elettrica (quindi “consumatori” di energia elettrica), e/o di un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile (“produttori” di energia elettrica da fonte rinnovabile).
Inoltre tutte le utenze di una CER devono appartenere alla stessa “area convenzionale” sottesa alla stessa cabina primaria, il che significa in sostanza essere geograficamente vicini (vedi qui per maggiori informazioni sull’appartenenza alla stessa “area convenzionale”: https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/mappa-interattiva-delle-cabine-primarie

In che modo avviene la condivisione, e in cosa consiste?

I modi in cui può organizzarsi una CER sono diversi, ma il filo conduttore che le accomuna tutte è il concetto di “energia condivisa”.

L’energia condivisa è l’energia prodotta dagli impianti della CER, che viene “consumata” dalle utenze partecipanti nello stesso momento in cui viene prodotta.

L’energia condivisa è conteggiata ora per ora dai contatori di tutti i partecipanti alla CER.
Per semplificare, immaginiamoci il caso di una CER costituita da un certo numero di impianti fotovoltaici installati su tetti di edifici comunali (come ad esempio palazzetti sportivi, scuole, ecc.) o privati (capannoni industriali) e da un certo numero di appartamenti di privati cittadini, che invece non hanno spazio per installare impianti fotovoltaici.

Gli impianti fotovoltaici producono energia tutti i giorni (purché ci sia ovviamente sufficiente irraggiamento solare). I consumi invece, per alcune utenze come ad esempio scuole oppure aziende, possono concentrarsi in determinati giorni (es. i feriali), ed essere assenti in altri.

Ecco allora che la partecipazione di appartamenti di privati, che consumano in giorni diversi e spesso complementari a scuole e aziende, in una Comunità energetica dove sono presenti impianti di produzione di energia rinnovabile, come il fotovoltaico, e altre utenze con profili di consumo settimanali diversi, permette di massimizzare l’energia condivisa.

Ma la cosa più importante da sapere è che sull’energia condivisa è riconosciuto un incentivo economico da parte dello stato (per mano del GSE – Gestore dei Servizi Energetici). Il senso dell’incentivo è quello di spingere le utenze a consumare il più possibile l’energia direttamente prodotta dagli impianti rinnovabili, per “stressare” di meno la rete elettrica e rendere più agevole il bilanciamento della stessa.

L’energia condivisa non viene però “scalata” dalla bolletta del singolo utente, bensì viene riconosciuta tramite l’incentivo sul conto corrente della Comunità Energetica, che poi lo distribuirà ai partecipanti secondo il criterio scelto.

In che maniera le CER possono riguardare chi abita in Condominio? I Gruppi di Autoconsumo Collettivo

Se abiti in un Condominio e sei interessato a partecipare ad una CER, hai due possibilità: cercare una CER, vicina al tuo Condominio (sottesa alla tua stessa cabina primaria), a cui poter aderire come privato, oppure aggregarti con altri Condòmini del tuo stesso Condominio che hanno la tua stessa idea, e realizzare una “piccola CER Condominiale”.

Le CER realizzate in Condominio, si chiamano tecnicamente “Gruppi di Autoconsumo Collettivo” (abbreviati “AUC”) e sono molto più semplici da realizzare delle CER, le quali invece coinvolgono più edifici e soggetti diversi.

I Gruppi di autoconsumo collettivo in Condominio (che potremmo battezzare, seppure impropriamente, “comunità energetiche condominiali”) hanno infatti alcuni vantaggi rilevanti rispetto alle CER vere e proprie:

  • Hanno già un codice fiscale, un amministratore, un conto corrente
  • I partecipanti si conoscono già e condividono già molto, il che aumenta il potenziale relazionale e aggregativo
  • L’impianto fotovoltaico è un loro bene fisico e tangibile, e l’energia da esso prodotta arriva realmente dentro le case dei partecipanti, con un impatto reale e maggiore sull’efficienza del sistema energetico nazionale e quindi sull’ambiente

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Wave, forte della sua ampia esperienza nella gestione energetica dei Condomìni e delle competenze nel fotovoltaico dei suoi ingegneri ed EGE certificati (Esperti in Gestione dell’Energia), può assistere il Condominio dalla valutazione di fattibilità e convenienza iniziale, fino alla gestione annuale post-realizzazione dell’impianto, per aiutare i Condòmini a massimizzare l’incentivo economico e mantenere l’impianto alla massima efficienza nel corso della sua vita.

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